Il sole era già alto nel cielo quando ci siamo fermati accanto a un ruscello e abbiamo legato i cavalli ad un magnifico albero di arancio. Da una sacca da viaggio ha preso una pagnotta di pane, un pezzo di burro e del miele, ha raccolto alcuni deliziosi frutti dall’albero e la merenda era pronta. Quando da qualche parte ha tirato fuori anche una bottiglia di vinomele e dei biscotti avvolti in un panno bianco, che una vecchina ci aveva dato in mano nella precedente tappa al vecchio mulino, ero rimasto colpito. Si sentiva da lontano odore di mare, i frutti dell’albero all’ombra del quale ci eravamo sdraiati profumavano, e profumava la sua pelle di cioccolato. Con una risata sonora mi ha tirato in piedi dicendo: “Vieni! C’è ancora molta strada fino al boschetto di Eva! “